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I primi provvedimenti del 2013 per il rilancio dell'economia

Intro


Nei primi mesi del 2013 il Governo ha presentato una serie di provvedimenti con l’obiettivo di rilanciare la crescita economica e l’occupazione e di sostenere il reddito delle famiglie.

I provvedimenti in oggetto si inseriscono in un contesto di miglioramento delle finanze pubbliche.

Nel 2012 l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche si è collocato in linea con il parametro europeo del 3 per cento del Pil, grazie all’incremento ottenuto dall’avanzo primario.

Il Documento di Economia e Finanza 2013 prevede che il risanamento delle finanze pubbliche continui anche per i prossimi anni con il sostanziale mantenimento del pareggio strutturale previsto già per il 2013. Sulla scorta di questi risultati, la Commissione europea ha proposto al Consiglio europeo l’abrogazione per l’Italia della Procedura per Disavanzi Eccessivi, avviata nel 2009.

In questo scenario il Governo ha adottato, in linea con gli orientamenti delle autorità europee, un provvedimento (decreto legge n. 35/2013) a carattere straordinario che, senza alterare la sostenibilità del quadro finanziario, consente di accelerare il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione, maturati alla data del 31 dicembre 2012, per un ammontare complessivo di circa 40 miliardi di euro nel biennio 2013-2014. In termini di indebitamento netto, gli effetti complessivi ammontano a 7,4 miliardi nel solo 2013 (0,5 per cento del PIL).

A sostegno della crescita e dell’occupazione è stato presentato il decreto legge n. 63/2013, in tema di prestazioni energetiche nell’edilizia. Il provvedimento, neutrale in termini di saldi pubblici, prevede una serie di interventi, attraverso misure di agevolazioni fiscali, volti a favorire la riqualificazione e l’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare italiano, la valorizzazione e l’integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici, gli interventi di ristrutturazione e l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.

Il decreto legge n. 54 del 2013, infine, interviene a sostegno del potere d’acquisto delle famiglie e del reddito attraverso il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga, la proroga dei contratti di lavoro subordinato a tempo determinato. Con lo stesso decreto è assicurata la continuità nell’erogazione di servizi pubblici essenziali e sospesa la prima rata dell’imposta municipale unica (IMU) sull’abitazione principale, nelle more della definizione di una riforma complessiva dell’imposizione sul patrimonio immobiliare.