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Il Rendiconto generale dello Stato – per come è attualmente disciplinato dagli artt. 35-38 della legge di contabilità e finanza pubblica n. 196 del 2009 – è il documento annuale che riassume e dimostra i risultati della gestione dell’esercizio scaduto il 31 dicembre dell’anno precedente.

Prescindendo dalle specificità che possono caratterizzare ciascun esercizio finanziario – rappresentate nella circolare in materia di Rendiconto generale, annualmente emanata dalla Ragioneria generale dello Stato (n. 14 del 15 marzo 2013, per le operazioni relative all’esercizio finanziario 2012) – l’iter amministrativo può riassumersi come segue:

Al termine dell'anno finanziario ciascun Ministero, per cura del direttore del competente ufficio centrale del bilancio, compila il conto del bilancio ed il conto del patrimonio relativi alla propria amministrazione. Tali conti sono trasmessi al Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato entro il 30 aprile successivo al termine dell'anno finanziario e, non più tardi del 31 maggio, il Ministro dell'economia e delle finanze, per cura del Ragioniere generale dello Stato, trasmette il Rendiconto generale dell'esercizio scaduto alla Corte dei conti per il giudizio di parificazione, con il quale viene accertata la regolarità del Rendiconto stesso.

La Corte dei conti, parificato il Rendiconto generale, lo trasmette al Ministro dell'economia e delle finanze per la successiva presentazione alle Camere (non oltre il 30 giugno). Tale passaggio apre la fase di discussione che deve condurre alla necessaria approvazione parlamentare, costituzionalmente sancita dall’art. 81, comma 1.

Come si vede, il processo di Rendicontazione risulta piuttosto articolato e coinvolge diversi attori istituzionali. Inoltre, fino ad oggi la notevole mole della documentazione in formato cartaceo ha comportato rilevanti sforzi logistici nel trasferimento e per garantire l’integrità dell’atto.

Pertanto, in piena sintonia con quanto disposto dal Codice dell’Amministrazione Digitale (D. Lgs. 7 marzo 2005, n. 82), la Ragioneria generale dello Stato, di concerto con la Corte dei conti, ha avviato il processo di dematerializzazione del Rendiconto generale, che, per ciò che riguarda l’e sercizio finanziario 2012, affiancherà sperimentalmente la forma tradizionale (per i dettagli, si faccia riferimento alla circolare n. 20 del 24 aprile 2013 emanata dalla Ragioneria, specificamente dedicata alla dematerializzazione del Rendiconto).

L’applicativo RENDE (RENdiconto DEmaterializzato) si basa su un’area web condivisa dalla Ragioneria Generale dello Stato e dalla Corte dei conti (escludendo dunque, in questa fase sperimentale, la trasmissione al Parlamento e i passaggi successivi, fatta eccezione per quel che riguarda l’archiviazione definitiva del Rendiconto approvato). Essa consente il trasferimento immediato della documentazione tra i vari soggetti e l’acquisizione delle firme di competenza in formato digitale. L’area gestisce le utenze abilitate secondo profili coerenti con le funzioni istituzionalmente assegnate agli utenti stessi, garantendo perciò standard di efficienza, di sicurezza e di trasparenza molto elevati. Inoltre, l’applicativo consente la completa tracciabilità del processo e integra al suo interno le funzioni d’archivio, assicurando sicurezza e funzionalità nella conservazione dell’atto, flessibilità e facilità nella consultazione.

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